Con questa battuta il senatore Giulio Andreotti ha concluso il suo intervento a Lenola in occasione della presentazione del libro "Il giorno dell'acqua, 28 luglio 1957". Oltre 400 persone hanno assistito all'evento che si è tenuto esattamente 50 anni dopo (28 luglio 2007) nell'anfiteatro della pineta Mondragon. Prima di iniziare, il sen. Andreotti si è recato presso il Santuario della Madonna del Colle raccogliendosi brevemente in preghiera. In seguito è stato accompagnato a visitare la mostra fotografica allestita nell'aula consiliare della XXII^ Comunità Montana e, subito dopo, all'interno dell'anfiteatro dove è stato accolto dal coro polifonico Juvenes Cantores "Marino De Filippis" che ha eseguito alcuni brani.
L'autorevolezza del personaggio (più volte presidente del Consiglio e ministro) ha dato maggiore risalto al libro curato da Egidio Daniele di Fondi con la collaborazione di Sandro Rosato, di Alessandro Labbadia e Mariano Izzi.
Il testo presentato contiene, tra l'altro, 64 fotografie della giornata del 28 luglio 1957.
Giovanissimo fotografo agli inizi della carriera, Egidio Daniele immortalò la cerimonia di inaugurazione dell'acquedotto che si tenne a Lenola alla presenza dell'allora giovane deputato, ministro delle Finanze in carica, e dell'on. Pietro Campilli, ministro della Cassa per il Mezzogiorno.
Cinquanta anni dopo, Daniele ha ripreso i negativi proponendo al Sindaco De Filippis la stampa del libro.
Nonostante la vetusta età, 88 anni, Andreotti ha ripercorso con lucidità sessanta anni di storia repubblicana soffermandosi soprattutto sul periodo del dopoguerra quando il governo era impegnato nel difficile compito di ricostruire la nazione.
L'avvocato Virginio Palazzo ha coordinato egregiamente gli interventi che si sono succeduti e che hanno riguardato la questione idrica e i metodi usati nel passato per l'approvvigionamento.
Successivamente l'Amministrazione comunale, anche in considerazione del fatto che la problematica della sicurezza sui luoghi di lavoro è quanto mai attuale, ha voluto ricordare il sacrificio dei tre operai morti nel corso della realizzazione dell'opera : Carlo Mastrobattista di Lenola, Gerardo Sepe di Campodimele e Antonio Villani di Esperia. Ai familiari presenti, il Sindaco di Lenola ha fatto dono ad ognuno di una targa, in memoria dei loro cari, consegnata insieme ai Sindaci di Campodimele, Paolo Zannella, e di Esperia, Giuseppe Moretti. A ritirare l'omaggio, la vedova e la figlia di Antonio Villani, il nipote diretto di Gerardo Sepe, e il figlio e le nuore di Carlo Mastrobattista.
Al termine della presentazione del libro, il sen. Andreotti si è trattenuto a lungo a discutere con i cittadini.
La pubblicazione del libro è stata possibile grazie al contributo della Regione Lazio tramite il Centro Regionale di Educazione all'Ambiente, dalla Banca Popolare di Fondi e dalla XXII^ Comunità Montana. E' stata altresì finanziata con fondi del Comune di Lenola.