domenica 27 aprile 2008

E' ARRIVATA UNA RICHIESTA DALLA MINORANZA

Mercoledì 30 aprile p.v., alle ore 19, si insedierà ufficialmente la nuova amministrazione. L'ordine del giorno, tra l'altro, prevede l'elezione del presidente e del vice presidente del consiglio comunale.
La carica di presidente dell'assemblea dei rappresentati del popolo presuppone un comportamento al di sopra delle parti ma anche una collaborazione continua e fiduciaria con il sindaco. Presidente e sindaco, infatti, devono sentirsi costantemente per programmare la discussione di argomenti talvolta anche urgenti ed indifferibili. In tutto questo, il sindaco deve essere garantito da una comune visione delle questioni amministrative dal presidente del consiglio comunale. Ciò non potrà mai avvenire (o non potrà avvenire sempre) se la carica venisse ricoperta da un consigliere di minoranza che, in quanto tale, rappresenta l'opposizione al sindaco stesso.
Se il sindaco ha una questione urgente da sottoporre all'approvazione del consiglio, deve essere in primo luogo garantito nella tempestività. Non può correre dietro ad un presidente del consiglio comunale-consigliere di minoranza, il quale magari non è d'accordo a deliberare quel determinato argomento.
Non conosco casi in Italia di cariche di questo tipo conferite ai gruppi di opposizione. Ricordo che il consiglio comunale di Roma, sindaco Rutelli, deliberò un regolamento consiliare in base al quale la carica di presidente del consiglio spettava al candidato più votato.
Spettò quindi ad un rappresentante di A.N., che prese il maggior numero di preferenze personali, gestire i lavori del consiglio.
Ma dopo qualche mese, la maggioranza al Comune di Roma, fu costretta a modificare il regolamento per mancanza della necessaria funzionalità e ad eleggere un consigliere di maggioranza alla presidenza.
Lo stesso discorso vale per i piccoli comuni, che si differenziano dai grandi solo dalle cifre del bilancio.

IL SINDACO
GIAN BATTISTA DE FILIPPIS

giovedì 17 aprile 2008

RIECCOMI

Qualche commento letto qua e là mi fa venire alla mente una vecchia canzone dal titolo “Bisogna saper perdere”. Voglio farlo presente agli sconfitti con la speranza che lo stile da alcuni di loro adottato in questi primi giorni di nuova amministrazione non subisca ulteriori cadute.
La democrazia impone delle regole, prima fra tutte: accettare il responso delle urne senza “se” e senza “ma”. Quando ciò non avviene, significa disprezzare la volontà popolare anziché averne totale rispetto. Bisogna accettare la sconfitta, anche se cocente.
Il popolo sovrano ha scelto da chi vuole essere amministrato per i prossimi cinque anni e pertanto, trovare pretesti per una infinita polemica sui “buoni” e sui “cattivi”, non giova a nessuno e non serve a niente.
Non si può giustificare una sconfitta accusando gli elettori di mancanza di maturità. Quando leggo ad esempio il commento di un anonimo che senza mezzi termini giudica stupida la popolazione per come ha votato a Lenola, mi chiedo chi veramente non abbia maturità politica.
Sicuramente non si può beffeggiare l’elettorato per la scelta effettuata.
La campagna elettorale è terminata. Lenola ha scelto da chi vuole essere rappresentata e questo deve essere accettato da tutti. Altrimenti non saremmo più in democrazia.
Per quanto mi riguarda ho già detto che voglio continuare ad essere il sindaco di tutti, senza guardare al colore politico del cittadino e senza altre particolari distinzioni.
Lo stesso discorso vale all’interno del comune dove però occorre prendere dei provvedimenti quando ci si accorge che qualcosa non va. Se dico questo è perché alcuni servizi vanno senz’altro migliorati, alcuni dipendenti vanno orientati dove c’è più necessità ed alcune situazioni vanno corrette. Tra l’altro ho capito, leggendo un altro commento, che all’esterno si è già a conoscenza di una mia semplice richiesta verbale effettuata presso alcuni uffici comunali.
Ma a parte questo, occorre stabilire un rapporto di fiducia con i dipendenti del comune nell’ambito del quale tutti devono essere consapevoli dell’”aiuto” da offrire al cittadino.
Anche io sono un dipendente pubblico e mi sono sempre messo al servizio dell’amministrazione di turno senza fare mai spiate a nessuno e senza mettermi spudoratamente contro. Se l’amministratore si comporta bene con me, io lo ripago doppiamente con un comportamento retto e corretto, sia all’interno che all’esterno degli uffici.
Così non è avvenuto con me a Lenola nonostante mi fossi comportato bene con chiunque. Ma non importa. Continuerò a svolgere il mio compito con la passione e l’obiettività di sempre. Forse proprio per questo qualcuno ne approfitta.
Nei prossimi giorni riunirò i capisettore comunali per un’analisi sulla situazione del personale finalizzata ad ottimizzare i servizi. Ho in mente poi di promuovere una convention per i giovani. Rimane più che mai valida la mia proposta programmatica di conferire una delega “alle politiche giovanili” ad un ragazzo che abbia la volontà di impegnarsi in questo settore.
Entro 10 giorni convocherò il primo consiglio comunale che dovrà eleggere il proprio presidente. Nella stessa occasione dovrò giurare fedeltà alla Costituzione della Repubblica Italiana e successivamente rendere noti i nomi dei nuovi assessori.
Si riparte……….

GIAN BATTISTA DE FILIPPIS

SINDACO DI LENOLA