venerdì 1 agosto 2008

LA RELAZIONE DELL'ASSESSORE ALL'URBANISTICA SUL PIANO TERRITORIALE PAESISTICO TENUTA AL CONSIGLIO COMUNALE DEL 29 LUGLIO SCORSO

Comune di Lenola – Assessorato Urbanistica

Assessore prof. Orlando De Filippis

P.T.P.R.-L.R. 24/98 – Esame osservazioni esterne e proposte integrative
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Relazione introduttiva al Consiglio Comunale del 29-07-2008


Sig. Presidente del Consiglio, Sig. Sindaco, Consiglieri, cittadini,
ci accingiamo questa sera a discutere un argomento di notevole importanza per il futuro della nostra cara Lenola.
Con nota del Dip.to Territorio e Urbanistica della R. Lazio n° 10445 del 21-1-08 prot. Comune di Lenola 599 del 14-2-2008, venivano trasmesse le delibere di G.R. 556 del 25-7-2007 e 1025 del 21-12-2007 con gli allegati ed elaborati del P.T.P.R. adottato ai sensi della L.R. 24/98.

Nello stesso giorno il PTPR veniva pubblicato all’albo pretorio del Comune e per 3 mesi ogni interessato ha potuto presentare osservazioni.

Il sottoscritto rammenta a voi tutti che il nostro Comune ha rinnovato il C.C. in data 13 aprile 2008. Pertanto, subito dopo l’insediamento, in data 2-05-2008 è stato diffuso in tutti i luoghi pubblici e sul sito internet del Comune l’avviso per consentire a tutti la necessaria informazione e presentare osservazioni entro il 14-05-2008.

La Regione, tuttavia, in considerazione, probabilmente, della tornata elettorale che aveva interessato molti comuni, comunicava che i termini per le osservazioni degli interessati erano stati prorogati al 15 giugno 2008 e la deliberazione dei Comuni al 30-07-2008.

In data 3-06-2008 il sottoscritto si incontrava con i funzionari dell’Assessorato Urbanistica della R.L. per un primo contatto relativo al tipo di iniziative da intraprendere , anche in considerazione della vasta e complessa materia in oggetto e soprattutto in considerazione delle vistose incongruenze tra il nostro P.R.G., adottato dal C.C. nel 1985 e approvato dalla R.L. con del. N. 8749 del 24-10-1995 e il PTPR adottato.
In particolare si è fatto riferimento ai vincoli introdotti sul fossato Vignolo, inserito erroneamente, a nostro giudizio, nell’elenco delle acque pubbliche, ai sensi del R.D. 1775 del 11-12-1933.

Gli stessi funzionari regionali ci suggerivano di inviare alla R.L. una richiesta di rettifica dei vincoli ai sensi dell’art. 15 comma 3 delle norme PTPR e, in data 10-07-2008, il Consiglio Comunale, in accoglimento delle richieste dei sig.ri Quinto Mario e Antogiovanni Vincenzo, deliberava la richiesta di rettifica dei vincoli introdotti dal PTPR per tutti i torrenti, erroneamente inseriti nell’elenco di cui sopra. Questa sera la mia proposta è di ribadire la medesima richiesta di modifica, in particolare nelle zone A,B, C, F, E del vigente PRG.


Cari colleghi,
Siamo chiamati, questa sera, ad assolvere al compito di rappresentare al meglio gli interessi generali della nostra Comunità.
La L.R. n° 24/98 affida ai comuni il compito di partecipare alla costruzione del PTPR. Già nel 2006, con del. di G.C. del 14-04-2006 , il Comune di Lenola e molti altri comuni della Provincia, contestarono il metodo adottato dalla R.L. nel portare avanti il PIANO Paesaggistico. Quei rilievi tuttavia non furono presi in considerazione. In quel periodo molti altri comuni presentarono osservazioni. Altri hanno presentato ricorso al T.A.R. competente.
Non conosco l’esito di questi ricorsi.
Io sono convinto che comunque la situazione è quella che è. Siamo alla ultima fase dell’iter di approvazione del definitivo PTPR.

Insieme all’esame delle osservazioni presentate dagli interessati, siamo chiamati ad approvare una delibera che contenga una relazione istruttoria nella quale siano contenuti i seguenti elementi:

1) descrizione territoriale, paesaggistica e ambientale del territorio comunale con riferimento ai beni paesaggistici interessati dalle osservazioni;

2) Gli obiettivi del PRG eventualmente inibiti dal PTPR;

3) La compatibilità o meno del PRG con il PTPR;

4) Le proposte urbanistiche dell’Amm.ne Comunale e la loro compatibilità con le finalità del PTPR;

5) La compatibilità tra le proposte dell’Amm.ne Comunale e le osservazioni degli interessati;

6) La selezione delle osservazioni e la loro classificazione, in particolare quelle compatibili con i programmi urbanistici comunali.


Si richiedono altresì elaborati e/o tavole riepilogative delle osservazioni.


Si tratta come è evidente di un enorme lavoro non solo di natura tecnica e amministrativa ma anche di scelte ponderate e ragionate di natura POLITICA. Si tratta di scelte che andranno a segnare il futuro del nostro territorio e la qualità della vita della nostra gente e delle future generazioni.

A tal proposito questo assessorato, fin dal primo giorno di insediamento della nuova Amministrazione, ha cercato e voluto la partecipazione di tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale, sia con contatti personali sia promuovendo la discussione nella Commissione Urbanistica e Edilizia Privata.
Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno voluto dare il proprio contributo.

In ogni caso, nonostante qualche ritardo nella pubblicizzazione esterna del PTPR sono pervenute al protocollo ben 82 OSSERVAZIONI puntualmente classificate dall’ufficio Urbanistica, a seconda del tipo: A, B, C.

Alcune osservazioni erano prive di documentazione e/o specificazioni.

La Commissione Urbanistica ed Edilizia Privata, nella riunione del 23-07-2008 ha invitato il Dirigente dell’Ufficio ad avvertire gli interessati sulla necessità di completare le pratiche carenti di dati al fine di sottoporre le stesse all’esame del consiglio comunale, convocato per il giorno 29-07-2008.

La stragrande maggioranza delle osservazioni presentate sono, a giudizio della Commissione Urbanistica, da condividere in quanto compatibili con l’attuale previsione del P.R.G.

La proposta che questo Assessorato intende , dunque, sottoporre al C.C. è di condividere tali osservazioni integrandole con osservazioni dell’Amm.ne Comunale, in quanto compatibili con le previsioni di P.R.G., in particolare per le zone classificate A, B, C, D, F, E ai sensi del D.M. 2-4-1968.

In particolare si richiede alla Regione Lazio, per le zone A, B, C, D e F, l’applicazione dell’art. 62 comma 3 delle norme PTPR, con preghiera di modifica degli attuali vincoli.

Per le zone A si rende necessaria l’eliminazione del vincolo di 150 metri introdotto dal PTPR in quanto la zona interessa è di completamento e inserita nel PRG come zona B. Inoltre nella zona del centro storico sono previste opere pubbliche da adibire a parcheggi (zona sottostante Via e Piazza Lago), Servizi Pubblici (parcheggio Don Bosco) e collegamento viario Via Roma-Centro Storico. Quindi nel sistema del paesaggio insediativo le zone colorate in ROSSO devono essere eliminate oppure, in sub-ordine, declassate in Paesaggio degli insediamenti urbani ( grigio) o degli Insediamenti in evoluzione (celestino). La stessa proposta si estende per analogia nelle zone di completamento di tipo B inserite nel P.R.G.

Zone C

Per quanto riguarda le zone di tipo C , oltre a confermare la richiesta di applicazione dell’art. 62 comma 3 delle norme PTPR si richiede lo svincolo delle zone inserite nel PRG ma ricadenti ai margini dei torrenti in località Vallebernardo, Passignano, Madonna Del Latte ecc. come già deliberato dal C.C. in data 10-07-2008, ai sensi dell’art. 15 comma 3 delle norme PTPR.

Zone Ct

Per quanto riguarda queste zone va ricordato che già in sede di approvazione del PRG il CTR aveva stralciato parte della Ct1 per circa 4,2 Ha, soggetta a vincolo ex L. 431-1985, parte della Ct2 per 8 Ha, nella Valle Nardone, e completamente la zona denominata Ct3. Sono inoltre da considerare le aree, sempre a sviluppo turistico, della zona Sterpeto.
Su queste zone sono state presentate n° 4 Osservazioni, di cui 2 per la Ct1, N° 1 osservazione per la Ct2 e N° 1 per la zona denominata “Sterpeto”.
Tutti chiedono la conferma dell’attuale destinazione del P.R.G. e quindi l’eliminazione dei vincoli imposti dal PTPR.

Questo Assessorato ritiene tuttavia che in sede di variante al PRG, già avviata da qualche anno, si dovrà rivedere l’attuale previsione della zona Ct2 non più rispondente alle esigenze di sviluppo turistico del paese e degli stessi interessi dei proprietari.

Zone D

Per queste zone, previste nel PRG per attività produttive ed artigianali, è intendimento dell’assessorato proporre al C.C. la riconferma delle indicazioni previste nel piano regolatore vigente integrate dalla planimetria inviata al COSIND –Gaeta approvata con del. di G.M. n° 23/2001 con la quale si conferiva allo stesso Consorzio delega per la redazione di variante al piano. (si allega planimetria zona D con estensione zona Valleforcina e M. del Latte).
Pertanto si richiede alla R.L. di modificare o declassare gli attuali vincoli previsti dal PTPR.
Si richiede inoltre di modificare gli stessi vincoli in zona Liverani –Strette, a Sinistra della strada Provinciale direzione bivio di Campodimele, in previsione di una fascia da destinare a zona D, per insediamenti artigianali e industriali, compatibili con la vocazione agraria e turistica di Lenola, facilmente collegabili ai caselli autostradali di Pontecorvo o Ceprano.



Zone E-Agricole

La normativa del P.R.G. approvato dalla G.R. nel 1995, indicava molte zone alla periferia di Lenola Centro, attaccate alle zone C, come E-Agricole, con lotto minimo 1 Ha e indici di fabbricabilità 0,03 per le residenze e 0,07 per rimesse e magazzini agricoli. I benefici per i piccoli proprietari di terreno in queste zone non sono mancati e grazie a queste norme molte persone e famiglie hanno potuto sviluppare le proprie attività agricole – zootecniche e commerciali. Hanno potuto migliorare il proprio tenore di vita non solo aumentando il proprio reddito, integrandolo spesso con altre attività lavorative, ma anche migliorando le proprie abitazioni con ampliamenti delle esistenti o con nuove e più confortevoli costruzioni.
Ricordo che Lenola ha una superficie agricola utilizzata (SAU) di 1400 Ha su 4570 Ha di estensione totale. Dei 1400 ha di SAU circa 650 Ha sono seminativi 750 Ha circa, legnosi agrari , soprattutto olivo. I boschi coprono una superficie totale di circa 750 Ha.
Un peso rilevante dell’economia delle campagne è costituito da allevamenti di bestiame, valutabile intorno ai 3500 capi.
Con L.R. 38/1999, modificata con L.R. 8/2003, sono state profondamente modificate le potenzialità edificatorie nelle zone E- Agricole.
In assenza di pianificazione specifica e di piani aziendali in tali zone il lotto minimo è stato portato a 3 Ha per l’edificazione residenziale.

Considerata la grande frammentazione del territorio agricolo comunale, pochissimi proprietari sono in condizione potenziale di edificare. Ed, infatti, da alcuni anni pochi sono i permessi per costruire rilasciati.
E’ stato, a mio giudizio, un duro colpo alla già fragile e debole economia Lenolese.
Assisteremo, inoltre, a causa anche di altri fattori sociali, nei prossimi anni, ad una ulteriore crescita dell’abbandono delle terre coltivabili. Tutto ciò costituirà un crescente pericolo per l’intero ecosistema, per l’inevitabile degrado di queste terre, ed un reale pericolo per quei boschi immediatamente contigui.

Da tempo sostengo che, nei centri e territori montani, la salute dei boschi dipende essenzialmente dalla salute delle aree agricole circostanti.
Gli incendi dolosi e non, spesso partono dai margini del bosco stesso, in particolare dai terreni ex agricoli abbandonati. La presenza dell’uomo nelle campagne e in montagna ha sempre costituito un valido scudo di difesa del territorio.

La proposta di PTPR, adottato dalla R.L. per quanto riguarda le nostre aree, contrassegnate E-Agricole dal PRG sono una ulteriore, a mio parere, negativa limitazione per lo sviluppo e difesa delle campagne.
Il Sistema di Paesaggio Agrario, infatti è stato suddiviso in :

1)Paesaggio Agrario di rilevante valore; Lotto minimo 10 Ha- ind. 0,015 mc/mq – hmax 7 m- con la possibilità di edificare solo depositi agricoli.

2) Paesaggio Agrario di valore; L.m. 5 Ha – 0,015 – hmax 7m per depositi
L.m. 5 Ha - 0,005 mc/mq per le residenze


3)Paesaggio Agrario di Continuità; L.m. 3 Ha – 0,015 mc/mq – Hmax 7m- per i depositi e stalle
L. m. 3 Ha- 0,01 “ “ 7 m per le residenze

Praticamente come è adesso ai sensi della L.R. 8/2003.


La nostra proposta, ad integrazione anche delle osservazioni presentate, e approvata dalla Commissione Consiliare Urbanistica con una sola astensione, è quella di declassare a Paesaggio Agrario di Continuità tutte quelle aree indicate nel PTPR adottato, classificate paesaggio agrario di rilevante valore o paesaggio agrario di valore, che interessano zone E-Agricole presenti nelle tavole del P.R.G. del nostro Comune.
Tale proposta è da intendersi sia per quanto riguarda i vincoli previsti dal sistema del Paesaggio Agrario che dal sistema del Paesaggio Naturale, laddove i due vincoli eventualmente si sovrappongono alle suddette aree classificate E-Agricole.
In particolare i vincoli del Sistema del Paesaggio Naturale devono essere declassati nel vincolo del Paesaggio naturale Agrario o, in sub-ordine, nel Paesaggio Naturale di Continuità.

In particolare per quanto riguarda la zona di Carduso-Ambrifi, fermo restante i vincoli dovuti per effetto di altre leggi (usi civici, Boschi, terreni oltre i 1200 m, ecc.) il Comune di Lenola,
con la progettata variante al PRG vigente intende promuovere uno sviluppo Agro-turistico-commerciale, che interessa una vasta area che parte dalla zona sportiva di Carduso ed arrivi, lungo la strada provinciale per le Grotte di Pastena, fino ai confini con la provincia di Frosinone, salvaguardando ovviamente i boschi, i castagneti ed il sistema del paesaggio naturale.
Pertanto, ad integrazione di alcune Osservazioni presentate si richiede alla Regione Lazio di declassare tutti i vincoli previsti nel PTPR a sinistra e (dove interessa anche a destra) della strada provinciale direzione Carduso-Ambrifi, in funzione di questa idea di sviluppo futuro e, almeno per quei terreni classificati E-Agricoli, nell’attuale P.R.G.

Sono sicuro che il Consiglio Comunale apprezzerà queste considerazioni e proposte e che dalla discussione altre questioni potranno essere ulteriormente approfondite e analizzate. Chiedo una discussione pacata e che metta al primo posto gli interessi della popolazione di Lenola.

Sono sicuro altresì, come auspicato dal collega Giuseppe Tatarelli in Commissione Urbanistica, che se il nostro sforzo sarà il più possibile unitario, avremo reso un buon servizio alla nostra gente e la Regione Lazio, non potrà che tenerne conto nella stesura del definitivo PTPR.

Vi ringrazio per l’attenzione !

(IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA)

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