martedì 3 marzo 2009

GIOVEDI' 5 MARZO CONSIGLIO COMUNALE - La minoranza ignora le disposizioni regionali e prende un abbaglio (l'ennesimo) sul processo di partecipazione

E’ stato convocato il Consiglio Comunale in prima convocazione per il giorno 05/3/2009 alle ore 18,00 ed in seconda convocazione per il giorno 06/3/2009 alle ore 18,30 nella sala consiliare per la trattazione del seguente ordine del giorno:
1)- comunicazioni del Presidente del Consiglio Comunale;
2)- interrogazione prot. n° 95 del 12/01/2009;
3)- mozione art. 56 del Regolamento del Consiglio Comunale;
4)- adeguamento contributo per oneri di costruzione e di urbanizzazione;
5)- Legge Regionale 2/12/08, n° 20 – Disposizioni per il contenimento della spesa pubblica relativa agli Organi delle Comunità Montane e per il riordino delle Comunità Montane di cui alla Legge Regionale 22 giugno 1999, n° 9 (legge sulla montagna) e successive modifiche ed integrazioni;
6)- alienazione terreno uso civico ditta Tullio Vittorio – Determinazioni.
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L’Amministrazione Comunale, in ossequio al mandato ricevuto democraticamente dalla cittadinanza, prosegue nel suo lavoro. Riteniamo sia basilare per gli amministratori essere informati per offrire certezze e spunti per una sana discussione. Notiamo invece che dall’altra parte si gioca a fare i politici senza sapere le cose. Riguardo al processo di partecipazione, infatti, i consiglieri di minoranza hanno parlato di scadenze che non avremmo rispettato, quando dovrebbero essere a conoscenza che la Regione Lazio ha revocato la scadenza del 1° marzo per le proposte di sviluppo socio economico. E dovrebbero sapere che, sempre la Regione Lazio, ancora non ha avviato la procedura per le proposte riguardanti le opere pubbliche. La minoranza ignora i fatti dando “in pasto alla piazza” questioni inesistenti. MA IL CITTADINO PUO’ CONTINUARE A CREDERE A CONSIGLIERI COMUNALI CHE NON SONO INFORMATI ?
Farebbero bene ad offendere di meno e ad informarsi di più.

Però noi certamente non ci fermiamo ai processi di partecipazione che senz’altro avvieremo al momento giusto. Sono in itinere vari progetti con altre leggi ed i risultati li vedremo in futuro. Informeremo sistematicamente anche su altre questioni, soprattutto sulle solite cantasilene che ci propinano periodicamente.

Intanto il Consiglio comunale di giovedi prossimo fa seguito a quello tenutosi il 29 gennaio scorso. Una breve cronaca è doverosa.
In apertura di seduta del consiglio comunale del 29 gennaio scorso, la minoranza ha presentato una mozione sui lavori del parcheggio di Via della Mola. Ci sarà tempo nel prossimo futuro per parlarne, ma è stato chiaro il tentativo degli avversari di minimizzare un’opera ritenuta dai residenti di notevole importanza.

Si è passati in seguito ai punti posti all’o.d.g. iniziando con due interrogazioni del gruppo di minoranza. La prima ha riguardato la coibentazione del tetto della scuola materna (ha risposto l’Assessore Magnafico); la seconda su alcuni atti richiesti e non ancora ottenuti (copie dei verbali della commissione edilizia, ha risposto il sindaco De Filippis). In entrambi i casi è stata altrettanto palese la provocazione dei consiglieri di minoranza che a tutti i costi vorrebbero dare l’impressione alla cittadinanza di una amministrazione arrogante, quando invece l’arroganza la subiamo noi.
Nel primo caso è stato risposto che, delle ditte specializzate contattate, solo una ha trasmesso il preventivo di spesa. Inoltre occorre anche dire che la somma urgenza contestata in realtà non può definirsi così perché sono state rispettati tutti i passaggi previsti in materia di contabilità.
Riguardo alla seconda interrogazione, è stato risposto che il rilascio ai consiglieri di atti ancora in istruttoria (non ancora definiti), ha generato perplessità e pertanto è stato richiesto un parere al Ministero dell’Interno. Naturalmente ci si uniformerà a ciò che il Ministero ci comunicherà.

SECONDO PUNTO ALL’ORDINE DEL GIORNO. Il Consiglio Comunale si è posto il problema di uno sviluppo più ordinato nelle aree di Vallebernardo-Passignano, Carduso e Via degli Uliveti. L’Assessore Orlando De Filippis, che ha relazionato sulle proposte di delibere di carattere urbanistico, ha espresso la necessità di redigere questi piani per non precludere la possibilità di creare delle infrastrutture all’interno di queste aree (ALL’UNANIMITA’).

CON LA TERZA DELIBERAZIONE si è inteso salvaguardare la visuale della passeggiata del Colle, attualmente in parte compromessa da alberature (ALL’UNANIMITA’).

CON LA DELIBERA N° 4 invece è stato alienato un terreno di uso civico e contestualmente approvata la stima del perito demaniale (ALL'UNANIMITA').

La delibera ha offerto lo spunto per approfondire la questione dell’ “uso civico”.
Soprattutto negli anni del dopoguerra si verificò la necessità di “sfoltire” il centro storico distrutto dal bombardamento e sino ad allora densamente abitato. Molti cittadini iniziarono a richiedere al Comune l’acquisto di lotti nell’immediata periferia.
A seguito di uno studio, si venne però a conoscenza che molti terreni venduti dal Comune erano in realtà gravati da uso civico. Pertanto i proprietari non potevano considerarsi tali ma solo “possessori”. Per risolvere la situazione determinatasi, analoga a molti altri Comuni, la Regione nel 1998 stabilì la possibilità di poter alienare i terreni con un abbattimento (uno sconto) del 40 %, valido per tutti, sulla valutazione effettuata dal perito.
Nel 2005 la stessa Regione Lazio introdusse la clausola che l’abbattimento del prezzo di alienazione poteva arrivare sino all’80 %, però solo per le prime case ed in presenza di atto ufficiale di compravendita effettuato all’epoca. In questo modo veniva preclusa la possibilità per tutti di avere un abbattimento del 40 % sulla stima.
Tuttavia, attualmente può ugualmente usufruire della norma dell’abbattimento del 40 % chi ha richiesto ed ottenuto la perizia di stima prima del 2005.

IL PUNTO N° 5 E’ STATO RITIRATO ALL’UNANIMITA’.

L’ARGOMENTO POSTO AL N° 6 può considerarsi la prosecuzione della discussione del punto n° 4. Sono stati approvati i nuovi parametri di stima redatti dal perito demaniale inerenti l’adozione di nuovi indici di riduzione e nuovi abbattimenti del prezzo di alienazione dei terreni di uso civico edificati o edificabili. I nuovi criteri di stima saranno applicati non in maniera fissa, ma secondo la tipologia della costruzione (ALL’UNANIMITA’).

CON LA DELIBERA N° 7 è stato approvato un indirizzo generale per l’eventuale installazione nel nostro territorio di impianti eolici e fotovoltaici che dovranno avere delle peculiarità per garantire il minore impatto possibile. Una eventuale realizzazione potrà essere avviata solo attraverso un bando pubblico e relativa convenzione, e dopo l’esame del progetto e l’acquisizione delle autorizzazioni da parte degli organismi preposti (ALL’UNANIMITA’).

SUCCESSIVAMENTE , DELIBERA N° 8, il Consiglio ha accettato la donazione di un terreno di 507 metri quadri ubicato in Via Marconi (“sopra le mura”), di proprietà delle signore Galimera De Simone, Carolina e Giuseppina Antonelli ed altri (ALL’UNANIMITA’).

IL PUNTO N° 9 ha riguardato i tragici avvenimenti sulla “striscia di Gaza” (la relazione in un precedente post, ALL’UNANIMITA’) .

PUNTO N° 10. La legge 81/’06 aveva introdotto per gli anni 2006, 2007 e 2008 delle agevolazioni contributive nelle zone svantaggiate e nelle zone montane. Nella finanziaria 2009 non è prevista la proroga di tale provvedimento. In considerazione del fatto che le aziende agricole stanno vivendo un momento tra i più difficili, il Consiglio ha fatto voti affinchè vengano riconfermate le agevolazioni per le aziende montane e per quelle nelle zone svantaggiate. (ALL’UNANIMITA’).

PUNTO N° 11. Si è trattato in primo luogo di far presente alla Regione Lazio che in un’area di Largo Caduti Civili di Guerra, da circa 40 anni esiste un manufatto. Sulla base dei documenti posseduti dalla Regione invece ciò non risulta. Pertanto si è richiesto la rettifica della delibera della Giunta Regionale n° 2203/1995 finalizzata all’inclusione di una particella, di 53 metri quadri, tra quelle alienabili in base alla normativa sugli usi civici.
A chi ha visto in questa delibera qualcosa di “politico", è stato spiegato che oggi come oggi, anche se volessimo acquisire l’immobile, non potremmo farlo. Da considerare infatti che acquisire o abbattere significa avere a disposizione ingenti risorse finanziarie per far fronte all’avviamento commerciale.
La minoranza sarebbe stata più propositiva se avesse detto: “Ci impegniamo a trovare i fondi necessari all’acquisizione tramite i nostri amici della Regione”. In mancanza di questa prospettiva, rimangono solo discorsi accademici e pretestuosi.

13 commenti:

write26 ha detto...

E’ il colmo, neppure sulle regole riuscite ad andare d’accordo, la Maggioranza le interpreta in un modo e la Minoranza in maniera diametralmente opposta, io ingenuamente sono portato a credere che entrambi giocate a prenderci per il culo, perché se così non fosse “congiuntamente” un confronto pubblico avreste dovuto organizzarlo, i cittadini credo che abbiano il diritto di comprendere di capire di maturare le proprie opinione frutto di riflessioni comuni, reciproche non facendo un atto di fede, credendo ad uno o all’altro dogma. per spirito di appartenenza..

In questi casi, chi rifiuta il confronto pubblico con la controparte, chi è sempre convinto a priori delle proprie ragioni è un mediocre di destra o di sinistra (anche se penso che questi due termini in Italia hanno poco significato) e con i mediocri non si può andare oltre il provincialismo, non c’è sviluppo, si resta prigionieri nei propri recinti, si maturano idee sbagliate, non può esistere lungimiranza non si può andare oltre la banalità, oltre il “day by day”.

Ciao write26

giustappunto ha detto...

La minoranza ha parlato di occasione persa per il nostro paese per questa scadenza del 1° marzo che l'amministrazione non avrebbe rispettata.
Voi dite che questa data di scadenza è stata revocata dalla regione Lazio.
Se questo è vero, la minoranza dovrebbe mettersi in un cantuccio e farsi qualche ora di vergogna

minny ha detto...

Che strano modo di governare un paese di 4000 anime!!!

write26 ha detto...

Sono d’accordo con te cara Minny anche perché poco mi appassionano i cantucci dove, a mio avviso, entrambe le compagini consiliari dovrebbero meditare, non sono le gare a chi dice meno cazzate a suscitare il nostro entusiasmo, pensavamo che con la discussione sull’eolico si fosse aperta una nuova era, ci siamo sbagliati, è come dite voi, a lavare la testa agli asini si spreca tempo acqua e sapone.
Ciao write26

minny ha detto...

Write,non dobbiamo ragionare,se lo facciamo siamo fuori di testa,dei rompibiglie che parlano per invidia.Questa situazione mi angoscia,non tanto dal punto di vista del pettegolezzo,ma quanto dal punto di vista della serietà e dell'impegno politico.

giustappunto ha detto...

Quando sono palesi le stupidaggini che spara la minoranza, si fa sempre un discorso in generale per dire che comunque le cazzate le sparano tutti. E' la classica giustificazione di un bambino sconcertato da una delusione.
Però in questo caso non si tratta di interpretare le regole. E' stata semplicemente una bufala raccontata dal gruppo di minoranza che voleva far passare per buona una notizia.
Cosa dire di più.

write26 ha detto...

Caro Giustappunto i problemi sono due il primo e che intorno a me non vedo bambini delusi ma adulti che vorrebbero capire e che cominciano ad essere seccati da questi giochini

(Hai già dimenticato quello dell’autonomia scolastica? Vogliamo fare il punto della situazione sulle deleghe? Vogliamo parlare del consiglio dei giovani?)

il secondo è che la Minoranza non ha mica smentito, continua a sostenere e a motivare che ha ragione, qui l’unico bambino, che crede alla mamma a priori senza porsi domande, per atto di fede o per grazia ricevuta amico mio sei proprio tu.

E chi ci legge lo capisce.

Suggerisci alla Minoranza di andare in un cantuccio a vergognarsi, mi domando primo su quali basi, secondo chi ci guadagnerebbe? Tu (non credo) la Maggioranza (non ha bisogno di un opposizione con il capo coperto di cenere così com’è è “perfetta”) i Cittadini ( cosa guadagnerebbero i cittadini?) Lenola? (ma figurati) meglio sarebbe che rispondessero in pubblico alle domande e alle perplessità che in questi casi nelle “teste pensanti” inevitabilmente sorgono.

Ciao, buonanotte, sogni d’oro write26.

write26 ha detto...

Dopo aver letto l’ultimo Post sul blog della Minoranza chiedo anche a voi:
invece di cazzeggiare sui rispettivi Blog non sarebbe il caso di convocare una riunione pubblica congiunta , un contraddittorio, un assemblea, chiamatela come vi pare, chiarificatrice dove tutti possono intervenire ed avere risposte sensate alle loro perplessità visto che non siamo a New York ma Lenola (un paesino di quattro gatti) e visto che questi inutili contenziosi li vivono anche coloro che non sono appassionati di internet?
Ciao write26

minny ha detto...

Quali sono stati i motivi dell'esclusione riguardo al processo partecipato? Non credete che i cittadini abbiano il sacrosanto diritto di sapere le motivazioni?Vizio di forma??Ritardo nella trasmissione??

minny ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
minny ha detto...

Per tutti i cittadini che hanno firmato il progetto "parco mondragon".
www.economiapartecipata.it/
uploads/assets//documenti/
GRADUATORIA_sviluppo_socio_
economico.pdf

minny ha detto...

Ho frainteso i bandi...non c'è Lenola perchè il bando riferito alla graduatoria di cui sopra non è stato proprio attivato dai nostri amministratori...che fortuna?!?!?!?

CUSANI...e la fine del Balletto/a !!! ha detto...

Da Latina oggi del 09/03/'09



VENTI di tempesta in Forza Italia:
il Club azzurro di Lenola sbatte
la porta in faccia a Cusani e
chiude i battenti. Un'energica alzata
di capo, cosa che costituisce
un fatto fino a poco prima impensabile.
Soprattutto per i toni dello
«strappo». Ma ecco i fatti, illustrati
da Eric Nardoni, fino a poco
tempo fa coordinatore del club.
«La situazione politica a Lenola e
nello specifico in Fi risulta ad oggi
molto complessa per evidenti gravi
colpe del presidente Armando
Cusani», attacca. Il racconto delle
«epiche gesta», come le chiama
lui con sarcasmo, del «tuttofare»
Cusani partono da lontano, dal
2003. «È in quel periodo che si
ordina a Germi Guglietta di
dimettersi dalla carica di sindaco
perchè bisognava costituire a Lenola
con l'Udc la Casa delle Libertà
- sipega Nardoni - In realtà, si
era invece deciso a tavolino che il
paese doveva essere governato
dall'Udc. In un colpo solo Fi a
Lenola perde dunque sindaco e
presidente della Comunità montana.
La sezione viene commissariata,
alle provinciali del 2004 si
chiede a Guglietta di presentarsi
con il simbolo del partito ed in
campagna elettorale Cusani si
spende in promesse pubbliche nei
confronti dell'ex sindaco. Sottotraccia,
però, quest'ultimo orienta
i voti del partito verso il rappresentante
di una lista non ufficiale ,
la 'lista Cusani', l'itrano Cardogna.
Il quale, alla fine dei conti, anche
prendendo molti voti in meno rispetto
a Guglietta, entra in consiglio
provinciale. Per non farsi
mancare nulla, poi, Cusani elegge
assessore provinciale con delega
al bilancio il lenolese dell'Udc
Giuseppe Tatarelli, che tra l'altro
non era stato neanche eletto come
consigliere provinciale. Tatarelli
non era certo un uomo di sua fiducia,
ed anzi non gli aveva risparmiato
aspre critiche, in campagna
elettorale non lo aveva neanche
menzionato come suo candidato a
Presidente e alle regionali erano
rimaste famose le sue lettere agli
elettori contro l'onorevole Claudio
Fazzone. "Ma il meglio di sè il
Cusani lo offre alle amministrative
del 2008, quando il suo comportamento
raggiunge l'inverosimile.
Il Presidente continua e rilancia
nella sua crociata pro Udc e
comincia a telefonare e contattare
personalmente iscritti di Fi per
farli confluire verso il candidato a
sindaco del partito di Casini. I fatti
elencati sono solo una parte della
svendita totale fatta dal presidente
Cusani nei confronti del partito a
Lenola. Per 5 anni abbiamo fatto
riunioni per tenere insieme il partito
ed avere un nostro candidato a
sindaco, ma lui in 5 minuti ha
distrutto tutto. Abbandoniamo a
malincuore Fi perché impossibilitati
dai suoi modi di fare a lavorare
per il partito. Cercheremo da altre
parti quello che non siamo riusciti
a trovare con questa dirigenza. La
nostra dignità e la nostra intelligenza
- conclude Nardoni -, messe
già così tanto alla prova, non ci
consentono di continuare».